La formazione è il nodo principale in ogni società che si rispetti. Così come in azienda è bene avere dipendenti che sappiano e vogliano crescere di continuo sarebbe bene stimolare le giovani generazioni in una direzione concreta per quanto riguarda il mondo del lavoro.
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In particolare si nota una perdita di interesse per le materie scientifiche, soprattutto nella fascia di età che va dai dieci ai diciotto anni, ambito che invece offre le migliori possibilità occupazionali. Partendo da questo dato è nato il progetto Manuskills, che punta a coinvolgere gli studenti facendogli conoscere il mondo manifatturiero. Tramite dei giochi infatti sono chiamati a misurarsi con una realtà produttiva. Il problema delle materie scientifiche infatti risulta di solito la noia, non trovando un’applicazione pratica, il progetto punta a vederne il risvolto utile.
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Marco Taisch, Responsabile progetto Manuskills, ha spiegato «Trovare un lavoro è sempre più difficile e esserne appassionati lo è ancora di più. Avere la possibilità di implementare degli strumenti per spronare gli studenti sulle loro abilità è qualcosa che rinnoverà molto l’intero sistema educativo. I segmenti dedicati all’ingegneria e alla produzione rappresentano il cuore di tutte le economie e avere la possibilità di attivare un processo che consente di rendere questo possibile è estremamente stimolante e ci rende particolarmente orgogliosi dei risultati raggiunti finora».
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Il progetto ha coinvolto 21 scuole europee. In Italia hanno partecipato al progetto 3 realtà: il Politecnico di Milano, il Liceo Artistico Medardo Rosso di Lecco e la Scuola Media Locatelli Oriani di Milano.