La colpa del colloquio

di Anna Fabi

Pubblicato 16 Febbraio 2016
Aggiornato 18 Febbraio 2020 15:05

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Colloqui che falliscono, ecco perché.

Mille colloqui affrontati e nessuna risposta positiva, i dubbi e le perplessità ricadono troppo spesso sull’azienda o sul selezionatore che ci si è trovati davanti.

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La maggior parte delle volte la colpa non è assolutamente di questi due elementi, ma al contrario spesso gli errori sono della persona o del proprio curriculum. Spesso per risultare i migliori è importante avere in mente e capire cosa cerca un datore di lavoro, questo aiuta ad esporre e a creare un curriculum adatto. Per quanto riguarda il curriculum un datore di lavoro viene colpito sicuramente dai ruoli e dalle responsabilità pregresse, in poche parole l’esperienza che si sono maturate nei lavori precedenti. Dopodiché non sono di certo di minore importanza anche le competenze e l’istruzione.

Per quanto riguarda ciò che un datore di lavoro può cercare in un candidato è presto detto, ricordando che tutto ciò cambia seconda il posto di lavoro per cui ci si candida, ma nella maggior parte dei casi un datore di lavoro cerca un candidato con una buona comunicazione verbale e scritta, la capacità di lavorare in un gruppo in modo corretto e collaborativo e la capacità organizzativa sia per quanto riguarda gli obiettivi che il proprio tempo.

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L’ultimo elemento, spesso troppo sottovalutato dei candidati, e la risoluzione dei problemi, per un datore di lavoro avere la consapevolezza di assumere un candidato con una forte capacità verso la risoluzione di un problema è una sicurezza maggiore che invoglia un datore di lavoro a puntare su quel determinato candidato. In quanto la risoluzione dei problemi è un elemento che dimostra ad un datore di lavoro sicurezza, prontezza e sangue freddo. Elementi essenziali in un mondo ricco di problematiche soprattutto improvvisi.