Dal 2014 al 2015 è diminuito il tempo di ricollocazione professionale degli over 40, passando da 5,8 a 4,8 mesi. Un dato positivo, come sottolinea il Report 2015 di Uomo e Impresa, società di outplacement del Gruppo Umana.
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Le aziende sembrano mostrare apertura e interesse verso i lavoratori di età compresa tra i 40 e i 55 anni, disposti a rimettersi in gioco e a portare la loro esperienza in altri ambiti lavorativi: si tratta, stando al report, anche di dirigenti e quadri che hanno operato nel comparto ICT o metalmeccanico.
Se da un lato aumenta la perdita di posti di lavoro delle figure più giovani, cala quella dei lavoratori più maturi sempre più valorizzati dalle imprese, come sottolinea Giorgio Paladin, amministratore delegato di Uomo e Impresa:
«Ogni persona che ha svolto attività lavorativa possiede un suo livello di ricollocabilità. Ognuno, infatti, ha accumulato valori personali e professionali e ognuno ha la potenzialità di rinnovarsi integrando vecchi e nuovi valori: serve mettersi in gioco e farlo con metodo. Sia chiaro: trovare un nuovo lavoro è difficile, molto. Bisogna averne consapevolezza ed esse pronti a fare molta fatica per trovarlo. E non da soli, possibilmente.»