Tra le soft skills considerate più importanti per un manager sono sempre citate le capacità di leadership, la capacità di comunicare e l’agilità mentale. Eppure da poco sta prendendo sopravvento un’ulteriore capacità la cui è importanza è stata sottolineata in un articolo dall’imprenditore Michael O’Regan: la consapevolezza.
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Nell’articolo, dal titolo Awareness in Management. The Self-Aware Manager, evidenzia i vantaggi derivanti da una consapevolezza di se stessi. Se infatti un manager si mostra consapevole sarà capace di conoscere i propri limiti e quindi di circondarsi delle persone giuste, capaci di colmarli. Un manager consapevole sa creare un ambiente di lavoro produttivo, perché sarà capace di leggere non solo il suo modo di essere ma anche di quelli che lo circondano.
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Essere consapevoli vuol dire saper leggere anche i propri stati d’animo, senza quindi lasciarsi trasportare da essi ma riuscendo a governarli. Inoltre sa essere umile, infatti conoscendo le proprie capacità non avrà difficoltà ad accettare che qualcuno facente parte della squadra possa avere idee migliori. Anzi, valorizzerà i dipendenti. Lo studio condotto dalla Cornell School of Industrial & Labor Relations ha valutato la consapevolezza di sé come una caratteristica fondamentale per i manager e i leader di successo.
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Un passo per diventare consapevoli potrebbe essere quello di avere un confronto regolare con una persona di fiducia, sviluppando un programma di coaching appositamente creato.