Capacità o personalità: cosa conta di più?

di Teresa Barone

2 Marzo 2016 16:00

logo PMI+ logo PMI+
Il talento sul quale investire deve avere personalità o un ricco bagaglio di esperienze?

Quali sono le caratteristiche più apprezzate in un dipendente? Su quali basi si decide il suo ingresso in azienda o una promozione?

=> Quanto contano le soft skills?

Le attitudini e le abilità segnalate o acquisite nel tempo rappresentano una risorsa fondamentale, tuttavia sono in molti a sostenere che a fare la differenza è quasi sempre la personalità del candidato, la stessa che influenza il suo percorso professionale a lungo termine.

Un valore aggiunto è rappresentato, ad esempio, dalla capacità di lavorare in autonomia, dalla predisposizione al lavoro di squadra, dal potenziale di crescita mostrato da ciascun individuo, ritenuto spesso più importante del suo bagaglio di esperienze proprio perché gli consente di migliorare e imparare in modo incessante indipendentemente da quanto appreso fino al quel momento.

Questa indole che porta ad aggiornarsi, formarsi, adattarsi al nuovo costantemente è la stessa che permette di sviluppare idee innovative e soluzioni creative.

Ciò che contraddistingue i “migliori” talenti potrebbe essere quindi la loro versatilità più che le abilità già acquisite, il desiderio di apprendere ed esplorare, un approccio aperto e positivo che rende il lavoratore la risorsa ideale sulla quale investire.