Aumenta la presenza rosa all’interno dei board delle aziende nazionali, ma in tema di retribuzioni le donne percepiscono ancora importi inferiori rispetto ai colleghi uomini, che guadagnano in media il 12,2% in più.
=> Donne e lavoro: la parità è ancora un sogno
Un aggiornamento in materia di divario retributivo tra i due sessi arriva grazie al “Gender Gap Report 2016” realizzato dall’Osservatorio JobPricing: la forbice è ancora ampia, caratterizzata da una retribuzione annua lorda (che esclude la componente variabile e considera solo quella fissa) pari a 29.985 euro per il sesso forte contro i 26.725 euro percepiti dalle donne, che in pratica portano a casa il 10,9% in meno a parità di ruolo.
Analizzando i dati che riguardano i ruoli di comando, le donne sono più presenti ai vertici delle aziende pubbliche e private quotate in Borsa rispetto al passato: alla fine di giugno del 2015 (Rapporto sulla Corporate Governance della Consob) ammontavano a 621 le donne che ricoprivano un ruolo di consigliere nel CdA, contro le 288 dl 2012.
È anche vero, tuttavia, che il sesso debole occupa oggi il 38% di tutte le posizioni manageriali (tra dirigenti e quadri), mentre la percentuale sale fino al 58% se si prendono in considerazione il totale degli impiegati.
Per quanto riguarda i compensi dei dirigenti, il gap è tra i due sessi relativo al 2015 è pari all’11,9% (contro il 9% del 2014), mentre cala se si prendono in considerazione le retribuzioni percepite dai quadri aziendali la percentuale scende fino al 5% (in calo rispetto al 5,4% del 2014).
Approfondimenti: Gender Gal Report 2016