Nessuno è superiore a qualcun altro, o almeno è così che dovrebbe essere. Tutto ciò non dovrebbe rimanere tra le frasi fatte, dette solo in alcune circostanze e poi totalmente ignorate. L’uguaglianza è qualcosa che viene richiesto da anni e anni, dopo battaglie, guerre, scontri, vincite e perdite ci si ritrova a toccare qualcosa che gli assomiglia, ma purtroppo solo per finta.
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Oggi vengono messe davanti le parole e dietro i fatti, ritrovandosi a combattere sempre con i soliti problemi. Tutto ciò ovviamente è presente anche sul lavoro, in grande dose e ad anche per diversi motivi. Ma ci sono delle battaglie che per un motivo o per un altro non cessano mai, tra queste, i diritti delle donne. Ovviamente in tutti gli ambiti, rispetto agli anni passati, si sono fatti grandissimi passi avanti, non dimenticando però anche quelli fatti indietro. La donna è più libera, può lavorare, può esprimersi e può farsi valere, ma le statistiche sul lavoro però non danno mai i riscontri sperati, quei riscontri che dovrebbero essere altissimi per ciò che la gente predica, compresi datori di lavoro, persone e altri lavoratori.
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La causa dell’errore è difficile da trovare o almeno così si pensa, purtroppo si cade troppo spesso in dei pregiudizi vecchi e spesso anche insensati, che vengono però giustificati. La donna viene vista come una possibilie perdita di tempo e soldi, conseguenza di una gravidanza, giorni di malattia per problematiche private, assenze continue per colpa dei figli e via verso una lista infinita di mezze verità. La donna può vivere realmente durante la sua vita questi momenti, la gravidanza, i figli, il matrimonio e così via. Ma tutto ciò non la rende meno produttiva, professionale, presente o assente di un uomo.
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La realtà è che molto più facile coprirsi dietro false verità, facilitarsi il lavoro e assumere più uomini che donne, con la scusa delle esperienze, delle capacità o delle conoscenze. La realtà parla chiaro, le donne lavoratrici sono molto meno degli uomini, inoltre per non farci mancare nulla guadagnano anche meno. Ma purtroppo la problematica è ancora più ampia, perché le donne sono riuscite a far valere i propri diritti, riuscendo a lavorare ovunque, ma ad oggi le donne manager sono pochissime, le impiegate tantissime. Per quanto tutto ciò sia comunque soddisfacente, allo stesso tempo è molto deprimente. Infine come annunciato non mancano le differenze anche sullo stipendio, è presente un divario retributivo tra donne e uomini del 16%, la motivazione ancora da scoprire, in tutto ciò inoltre, secondo le statistiche, gli uomini sono anche meno produttivi.