Categorie protette: un valore aggiunto

di Chiara Basciano

16 Marzo 2016 13:00

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Gli ambiti migliori in cui le categorie protette possono fare carriera.

Dare spazio alle categorie protette in ambito lavorativo solleva questioni spinose. Da un lato è giusto dare l’opportunità a persone con disabilità di fare carriera ma dall’altro sono loro stessi a lamentare scarsa considerazione o, dal lato opposto, un peso maggiore alla disabilità che alle loro reali capacità.

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Laura Liguori, Business Manager Diversity Division di Page Personnel spiega «Selezionare una risorsa appartenente alle liste categorie protette può essere molto difficile, sia perché il quadro legislativo è molto nebuloso, sia perché parecchi candidati preferiscono non dire di avere una disabilità per paura di perdere un’opportunità di lavoro o, peggio ancora, per paura di essere selezionati non per le loro competenze, ma solo per adempiere ad un obbligo di legge».

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Page Personnel ha individuato anche le cinque posizioni più richieste per i lavoratori delle categorie protette. Si parte da ruoli quali segretarie, addetti al front office e receptionist, tutte figure dedicate all’organizzazione e alla cura dei clienti. Assistenti di direzione, per fornire un supporto operativo alle diverse attività dell’azienda, e office manager, che si dedica in maniera autonoma alla gestione degli uffici del parco auto, dei fornitori, della telefonia mobile e dei pagamenti. Il sistemista, per la gestione dei server e della rete informatica in generale ed helpdesk, figura di supporto per gli utenti ma non solo, gestendo anche la rete aziendale.

Infine customer service, sempre per il supporto ai clienti, ma per quanto riguarda i servizi e i prodotti aziendali e laureati in ingegneria informatica, utili per la progettazione di microprocessori, programmi, ma anche per circuiti elettronici, antenne, filtri per l’elaborazione di segnali digitali e reti, soprattutto estese, di telecomunicazioni.

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Infine è bene ricordare le parole della Liguori «Quello che oggi per le aziende viene visto come un obbligo di legge può diventare un’interessante opportunità per il candidato ma anche per l’azienda che lo assume».