Buono il livello degli investimenti nelle energie rinnovabili in Italia ma la strada è ancora lunga. Se infatti il traguardo del 17% di utilizzo dell’energia pulita è stato raggiunto non ci si può per questo fermare.
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Secondo uno studio dell’Agenzia internazionale per l’energia rinnovabile (Irena), se si riuscisse a portare la quota di rinnovabili a livello mondiale dal 18% del 2010 al 36% nel 2030 il Pil crescerebbe tra lo 0,6 e l’1,1%, tra i 700 e i 1.300 miliardi di dollari. Questi valori diventerebbero davvero significativi. Inoltre di pari passo con la tutela dell’ambiente e l’aumento del fatturato un altro lato positivo sarebbe nell’incremento dell’occupazione. Irena calcola che le persone impiegate nel settore delle energie rinnovabili sono 7,7 milioni in tutto il mondo e continuano a crescere di pari passo con lo sviluppo della green economy.
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Gli Stati Uniti sono già su questa strada e i vantaggi sono enormi. Basti pensare che gli occupati nel settore del fotovoltaico hanno superato quelli del settore del petrolio e del gas, come dimostrato dalla ricerca condotta da Solar Foundation. Secondo lo studio infatti l’occupazione dei primi è cresciuta del 20% mentre per i secondi si è visto un calo di 17 mila posti di lavoro, rispetto ai dati del 2014.