Comporre e far funzionare al meglio un team di lavoro richiede esperienza e attenzione alle potenzialità dei singoli membri, tuttavia le cose si complicano quando i membri della squadra lavorano a distanza e la comunicazione è quasi esclusivamente virtuale.
=> Team virtuale e telelavoro
Ad andare incontro alle esigenze dei manager è la scienza, attraverso una ricerca recente che sembra svelare la “ricetta” del team perfetto. Lo studio, pubblicato recentemente nel Journal of Management e promosso dalla Baylor University in Texas, mostra infatti alcune tipologie di “squadra” con composizioni differenti: a dare performance migliori sono i team composti anche da lavoratori che hanno pochi impegni al di fuori dal lavoro, perché riescono a migliorare la responsabilità dei colleghi che, invece, sono molto presi anche nel privato.
I ricercatori hanno individuato quattro specifiche combinazioni:
- squadre composte solo da membri con elevate responsabilità legate anche alla famiglia e alla sfera non lavorativa;
- squadre caratterizzate solo da lavoratori con pochi obblighi esterni;
- gruppi di lavoro in cui la maggioranza dei lavoratori non ha impegni extra lavorativi:
- gruppi di lavoro dove la maggior parte dei dipendenti ha molto impegni oltre l’ambito professionali.
A essere più efficienze e affidabile è proprio il team “misto” dove ci sono lavoratori fortemente impegnati in famiglia e nel privato ma anche colleghi più “spensierati”: in squadre come queste il livello di interazione sociale aumenta e il contributo al lavoro del team è sempre notevole da parte di tutti.