La musica in ufficio

di Francesca Vinciarelli

8 Aprile 2016 10:00

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Tra le tante tecniche per migliorare il rendimento dei lavoratori si trova la musica, ecco come utilizzarla per sviluppare la concentrazione.

La produttività sul lavoro è fondamentale sia per l’azienda e sia per il lavoratore, rende le giornate lavorative migliori e si produce così sempre un ottimo lavoro. 

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Purtroppo però mantenere alta la produttività è molto difficile, questo perché durante un percorso lavorativo si va incontro ad elementi che tendono ad abbassare la motivazione e proprio la produttività. Ovviamente non tutte le problematiche e le mancanze possono essere arginate del tutto, si può però cercare di migliore in meglio l’ambiente lavorativo. Le tecniche per aumentare la produttività sono moltissime, dagli uffici più colorati, agli animali sul posto del lavoro fino ad arrivare ad uffici più arieggiati e spaziosi, ma anche la presenza di musica.

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La musica è per molti una compagna essenziale e sempre presente già nella vita di tutti i giorni, rasserena, rilassa, tranquillizza e migliora l’umore e allora perché non portare tutti questi giovamenti sul lavoro? Le tecniche per aumentare la produttività risultano spesso poco utili e addirittura controproducenti, in questo caso specifico la perplessità maggiore è la paura di creare un ambiente troppo rumoroso, ovviamente ciò può accadere, per questo è importante tenere a mente alcune piccole regole.

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Dipende infatti tutto dal tipo e dall’intensità della musica scelta, per funzionare deve essere infatti il “rumore” giusto. Troppo rumore disturba e distrae, troppo poco non stimola abbastanza la mente, la musica deve essere quindi ad un livello perfetto, solo così sarà in grado di migliorare la creatività e stimolare la produttività. Nello specifico la musica deve rimanere entro il limite dei 70 dB poiché, oltre questo, si rischia di creare l’effetto contrario a quello desiderato.