L’accesso alla rete è ormai un servizio insostituibile per qualunque business. Lo confermano gli ultimi dati Eurostat sulla diffusione delle tecnologie Ict nelle aziende dell’Unione europea, comprese Norvegia e Islanda.
Secondo il rapporto, il 94% delle imprese ue è dotato di accesso alla Rete, e l’Italia si mostra perfettamente allineata con la medesima media. Buona anche la penetrazione della banda larga, che è del 77% per le aziende di tutta Europa e del 76% per quelle italiane.
A possedere un sito web aziendale, infine, è il 65% delle imprese della Ue. Nel nostro Paese il dato è di poco inferiore, attestandosi su un discreto 57%.
Tra l’altro, i dati di scenario diffusi da Eurostat non si discostano molto dalle rilevazioni Istat sull’incidenza delle ICT nelle PMI italiane.
Il panorama si fa più articolato se si guarda alle dimensioni delle imprese ed ai volumi del loro business.
Secondo Eurostat, infatti, sussiste ancora un certo divario fra Corporate e PMI in quanto a presenza in Rete.
Il 92% delle imprese europee con più di 250 dipendenti ha un suo sito in Rete. Si scende all’82% per le medie imprese (tra 50 a 249 dipendenti) mentre invece la presenza online con un proprio sito fra le PMI è del 62%.
In generale, sono i Paesi scandinavi quelli meglio posizionati nella classifica europea, sa per quanto riguarda la presenza di un sito (Svezia, Danimarca e Finlandia sono tutte sopra l’80%), che per la connessione a Internet (Finlandia 99%) e per l’accesso a banda larga (sempre Finlandia, con il 91%).
Sono soltanto sei gli Stati con percentuale di aziende connesse a Internet sotto il 90%: Romania (58% nel 2006), Bulgaria (75%), Lettonia e Ungheria (86%), Cipro (88%) e Lituania (89%), mentre invece si distinguono per i passi avanti compiuti nell’ultimo anno Slovacchia (98%), Belgio, Danimarca, Austria e Paesi Bassi (97%).
L’indagine realizzata dall’ufficio statistico europeo prende anche in considerazione anche l’utilizzo di altri servizi online e di soluzioni di Outsourcing: in particolare, per quanto riguarda l’esternalizzazione dei servizi, nel 2006 vi hanno fatto ricorso il 44% delle aziende europee. L’Italia si distanzia di parecchio, con il 25% di servizi dati in outsourcing.