Il colloquio di lavoro è un evento che mette i lavoratori in forte tensione, sia per l’esigenza di ottenere il lavoro e sia per la paura di trovarsi davanti un selezionatore esigente.
=> Cosa pensa il selezionatore
E tra i tanti elementi che fanno di un colloquio un successo, si trova anche il tipo di selezionatore, sopratutto perché saprà più o meno mettere in difficoltà il candidato. In una situazione di tale tensione mettere in crisi un candidato è molto semplice, per questo quando ci si accinge a recarsi ad un colloquio si spera di non trovarsi davanti alcuni specifici tipi di selezionatori. Inoltre da parte dell’azienda sarebbe fondamentale trovare il giusto selezionatore per evitare di perdere soldi e validi candidati, ecco allora da quali categorie di selezionatori stare alla larga.
=> Colloqui di lavoro: le richieste dei selezionatori
In primis si trova il prevedibile colui che non coglie vere capacità, ma pone domande scontate e quasi inutili, che portano scarsi risultati. I selezionatori che terrorizzano con storie, domande o racconti, mettendo i selezionatori in crisi, portandoli così a scegliere un’azienda migliore. Tra questi si trova poi il selezionatore peggiore, colui che non solo non coglie capacità, conoscenze e validità di un candidato, ma porta i candidati anche verso reazioni poco carine. Nello specifico si parla dell’intervistatore che non possiede le competenze tecniche per capire se un candidato è adatto a quel lavoro oppure no.
=> Selezionatori e candidati
Ma di certo la categorie poco raccomandabili non finiscono qui, si trova infatti l’enigmista, colui che pone domande argute e intelligenti, scordandosi di trovarsi in colloquio e non in un test di intelligenza. Insieme al selezionatore ignorante si trova colui che finge conoscenze ma che in realtà non ci sono, per mimetizzare il tutto usa termini estremamente tecnici. Ed infine colui che non presta attenzione al colloquio ma al suo smartphone.
=> Solo il selezionatore lo sa
Mostrare poca attenzione in un colloquio e mettere scarsi selezionatori, rischia di mettere in cattiva luce anche l’intera azienda, per questo è fondamentale che i selezionatori non siano solo una paura dei candidati, ma anche delle aziende.