Il colloquio con i candidati a un posto in azienda rappresenta un momento importante e richiede tempo, impegno e attenzione.
=> Domande critiche nel colloquio di lavoro
Se viene gestito in modo superficiale le conseguenze potrebbero essere molto dannose, non solo portando a un’assunzione destinata a rivelarsi sbagliata ma anche causando un’esperienza negativa da parte dei candidati, compromettendo l’immagine del brand.
Affrontare il colloquio con l’approccio giusto è quindi fondamentale e può rivelarsi molto utile strutturare al meglio lo stesso iter di intervista, definendo varie fasi e punti chiave.
Il primo passaggio da stabilire a priori è l’esatta definizione del profilo che si desidera assumere (ruolo, reparto, referente, obiettivi).
Solo successivamente sarà possibile definire i criteri di valutazione dei candidati, basati su competenze tecniche, soft skills, esperienza.
La “struttura” del colloquio può anche variare in funzione del metodo utilizzato, infatti non sempre si ha la possibilità di interagire con i potenziali nuovi assunti faccia a faccia: spesso, infatti, vengono stilati appositi test da far compilare ai candidati per effettuare una prima valutazione ed eventualmente organizzare, in seguito, un incontro di persona.
Se la nuova risorsa dovrà entrare a far parte di un team di lavoro già formato, inoltre, potrebbe essere utile coinvolgere nel colloquio anche alcuni membri della squadra, chiamati a farsi un’idea di come potrebbe essere il lavoro di gruppo.
Infine, in alcuni casi può essere necessario far interagire il candidato direttamente con il dirigente o l’Amministratore Delegato a capo dell’azienda.