La conoscenza della lingua sul posto del lavoro è sempre apprezzata dai datori di lavoro, ma se negli anni passati era solo un punto in più, oggi è una conoscenza fondamentale, inoltre sapere più di una lingua straniera aiuta a trovare lavoro con più facilità.
=> Il manager poliglotta
Ecco le lingue più importanti sul posto di lavoro per diffusione nel mondo e influenza economico/politica. L’inglese è presente sul web in grande maggioranze, avere la conoscenza di questa lingua, aiuta ad arrivare a molte più informazione. L’inglese è infatti parlato in quasi tutte le parti del mondo. Inoltre conoscere l’inglese da ad un lavoratore la possibilità di trovare un posto di lavoro in diversi ambiti in italia ma anche all’estero. Il tedesco è fondamentale per chi lavora, o vuole lavorare, nel settore bancario e finanziario. Questa lingua è parlata da più di 100 milioni di persone in tutto il mondo. Inoltre negli ultimi anni sta diventando un requisito sempre più richiesto nei curriculum degli italiani in cerca di lavoro. Il francese è diffuso in molte parti del mondo, fra cui Marocco, Senagal e Canada. Inoltre la Francia è il secondo paese esportatore di merce in Italia. La conoscenza di questa lingua è essenziale se si lavora in aziende che sono in contatto con i Paesi dell’Africa mediterranea.
Ed infine troviamo lo spagnolo, il cinese, il russo, l’arabo, il giapponese e il portoghese. In poche parole ciò che negli ultimi anni fa davvero la differenza è la conoscenza delle lingue. Molto più apprezzati dalle aziende i candidati con tale conoscenza, tutto ciò aumenta la capacità di comunicare con il mondo estero. Ad oggi in sintesi il lavoratore deve essere il più possibile completo, per riuscire ad essere pronto davanti a qualsiasi situazione. Il percorso di formazione, le esperienze, i precedenti lavori e le lingue. Non possodere tale conoscenza significa una limitazione verso proposte di trasferta all’estero o lavori con contatti esteri. In sintesi le lingue sono un elemento importante in qualsiasi ambiente, ed inoltre lo sviluppo dell’internalizzazione va a contemplare non solo le classiche lingue, come l’inglese o lo spagnolo, ma come già detto comprende le lingue dei mercati più attivi verso il mercato italiano, come ad esempio la Cina.