La sicurezza sul lavoro è un argomento importante, al centro di molte discussioni e spesso anche altrettante perplessità. Ancora troppi gli infortunui sul lavoro in paragona all’innovazione giornaliera nel mondo del lavoro anche sulla sicurezza. E allora perché tutti questi incidenti? La colpa spesso è difficile da attribuire, ma l’elemento fondamentale è l’informazione, per questo bisogna conoscere tutte le tutele e i diritti degli infortuni sul lavoro.
Gli infortuni sono ancora un problema concreto, capitano e spesso, e quando si è vittima di un incidente sul lavoro, oltre le problematiche che porta un infortunio, ci si trova spesso anche non totalmente preparati e informati su i propri diritti dopo lo spiacevole evento. Per fare chiarezza è importante iniziare dal principio, nonché capire quando si parla di infortunio. Viene definito infortunio quando avviene all’interno dell’ambiente di lavoro e durante l’attività lavorativa, un evento che reca danni al lavoratore, tali da impedirgli il regolare svolgimento del proprio lavoro, almeno per tre giorni. Dopo tale evento il passaggio successivo è recarsi al pronto soccorso o chiamare un’ambulanza, farsi controllare e farsi compilare dal medico un certificato. Documento essenziale sia per il proprio datore di lavoro che per l’INAIL. La visita inoltre è necessaria per stabilire la prognosi che indicherà il tempo di guarigione necessaria.
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Per quanto riguarda il pagamento, dipende dai giorni di prognosi, paga il datore di lavoro fino al terzo giorno di prognosi, mentre dal quarto in poi il pagamento è a carico dell’INAIL. Inoltre esami, diagnosi e riabilitazione sono esenti dal pagamento del ticket. Infine per evitare tutto ciò è essenziale indossare sempre tutti gli elementi protettivi necessari alle proprie mansione e al proprio lavoro . Ma è doverose una precisazione e attenzione, nonché il licenziamento portato dall’assenza per infortunio. L’infortunio ne obbliga l’assenza ma nello specifico la legge non ha messo distinzione tra malattia e infortunio, ma è presente una consistente differenza nonché nel caso in cui l’infortunio è stato causato, anche solo parzialmente, dal datore di lavoro.
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Ecco allora che torna essenziale la sentenza n.17837/2015, i giudici della Suprema Corte hanno stabilito che è illegittimo il licenziamento del lavoratore assente per infortunio e che abbia superato il periodo di comporto, qualora la colpa dell’incidente sia da addebitare al datore di lavoro, nel caso specifico quindi il licenziamento per superamento del comporto è illegittimo, ed è un diritto del lavoratore richiedere i giorni di assenza e il doveroso risarcimento, come detto in precedenza.