Il Diversity Management si occupa di ridurre la discriminazione e nel creare un’atmosfera collettiva, in cui tutti i dipendenti si sentano liberi di mettere in gioco le loro potenzialità, contribuendo al miglioramento della performance economica dell’azienda. Nello specifico il Diversity management prevede che le imprese non solo tengano conto di queste differenze, ma che le gestiscano e le considerino un valore aggiunto per la propria organizzazione.
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Una figura molto importante nel mondo del lavoro di oggi, ma poco presente, infatti la percentuale è di 21% in Italia, in confronto a 39,4% in Germania o addirittura del 48% nell’Unione europea nel suo complesso. Fra le aziende Italiane che adottano il diversity management sono quelle più grandi che hanno una percentuale più elevata e in crescita, passate negli anni da un 21% al 46% .
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Le imprese adottanti sono, inoltre, quelle con la forza lavoro più diversa: hanno una percentuale maggiore di donne (42% contro 35% nelle imprese non adottanti e non interessate a farlo), di popolazione sotto i 30 anni (23% contro 17%) e dichiarano di impiegare una percentuale di omosessuali pari al 2%, contro l’1% delle altre imprese. Anche se resta comunque una problematica, in quanto anche le imprese adottanti, non attuano tutto il sistema integrativo, ma utilizzano un set limitato e generico di prassi.