A casa per malattia

di Francesca Vinciarelli

7 Settembre 2016 10:00

logo PMI+ logo PMI+
Prendere dei giorni per finta malattia porta complicanze, ma molti se ne dimenticano, ecco cosa succede in caso di una dichiarazione falsa.

Assentarsi per malattia è un diritto di ogni lavoratore, ma esagerare potrebbe rivelarsi, problematico. Questo perché si può andare in contro a dei provvedimenti da parte del datore di lavoro, meno o più gravi.

=> Le scuse sul lavoro

Il lavoro è spesso stressante e ci si trova in molte giornate lavorative a dover combatte con stress e stanchezza, proprio per questo alcune volte si cerca di evitare una giornata di lavoro, ma come? Assentandosi per causa malattia. Naturalmente prendere un giorno per malattia, quando non è vero, non è una tecnica che può essere attuata spesso. I rischi sono alti e in alcuni casi si parla anche di licenziamento, anche se ci sono delle regole ben precise, prima che il datore di lavoro attui un licenziamento.

=> Come individuare chi sta mentendo

Bisogna precisare quindi che in caso di assenza ripetuta per malattia, è illegittimo il licenziamento per scarso rendimento, quindi il datore di lavoro non può interrompere il rapporto di lavoro, data la mancanza di una giusta causa. Tutto ciò è diverso se le assenze avvengono per una malattia non reale, più precisamente le assenze false, utilizzate per motivi personali e non per dei veri problemi di salute.

=> Mentire sul posto di lavoro

Ma come si fa a capire se un dipendente mente? Tutti i lavori in caso di un’assenza prolungata per malattia, attuano le visite fiscali, per controllare se il dipendente è realmente impossibilitato a lavorare, per cause di salute. Proprio tramite la visita fiscale in alcuni casi o non si riesce a ricostruire l’esatta entità o  il lavorare non è presente nel luogo indicato, come la propria abitazione. Nel caso in cui l’assenza dal lavoro avvenuta per malattia viete utilizzata per altro, il licenziamento è legittimo.

=> Riconoscere un dipendente o un candidato bugiardo

In poche parole quando il lavoratore è sorpreso ad effettuare azioni del tutto incompatibili con la certificazione medica, può essere attuato il licenziamento per giusta causa, determinata dalla slealtà e dalla mala fede del lavoratore. Tutto ciò può avvenire però solo in caso in cui il tutto viene giustificato e provato, e inoltre per attuare il licenziamento, l’assenza deve aver provocato notevoli danni all’azienda o a terzi.