Nella vita professionale, e non solo, le scelte sono praticamente all’ordine del giorno: c’è chi affronta il processo decisionale con estrema lentezza, chi è perfezionista, chi è solito procrastinare ogni decisione per timore delle conseguenze.
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Per fare in modo che l’iter che porta alla scelta finale non sia infinito, la strategia migliore è quella che prevede l’avvio di un processo decisionale bilanciato, composto non solo da attenta valutazione ma anche da una buona dose di temerarietà.
Imporsi una scadenza, ad esempio, è il primo passo da compiere: ogni volta che si deve prendere una decisione, infatti, è bene determinare un limite temporale a priori.
Anche pensare “in bianco e nero”, inoltre, agevola la scelta finale: stilare un elenco dei pro e dei contro può aiutare, soprattutto se si ha la tendenza a procrastinare la decisione perché si mettono in discussione tutte le possibili variabili.
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Infine, per rendere più agevole il processo decisionale è anche fondamentale pensare e tenere conto di un possibile fallimento, determinando possibili soluzioni.