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Concedere autonomia ai propri collaboratori presuppone un solido rapporto di fiducia e una valida organizzazione delle mansioni, tenendo d’occhio il perseguimento di un obiettivo finali.
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Gli interrogativi, tuttavia, sono tanti, soprattutto relativi alla formazione, alle attività di controllo e ai limiti da imporsi. Cercare di essere pazienti è certamente il primo passo per delegare con successo, non cedendo alla tentazione di provvedere autonomamente per ridurre i tempi di attesa.
Scegliere le persone giuste, tenendo conto delle qualifiche e delle competenze, è altrettanto indispensabile, motivando ogni singola scelta e illustrando le aspettative.
Una spiegazione dettagliata deve anche riguardare le scadenze programmate e i risultati attesi, evitando di fornire istruzioni insufficienti che rischiano di compromettere il conseguimento dell’obiettivo.
Fornire una formazione adeguata e garantire la propria presenza per ottenere chiarimenti è determinante, tuttavia impostare corrette attività di monitoraggio non significa supervisionare in ogni momento limitando fortemente l’autonomia concessa.
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Fondamentale, infine, è fornire un feedback sul risultato che possa essere costruttivo e utile anche per il futuro.