Per rendere una giornata produttiva serve concentrazione, ma per ricariche le energie necessarie per tutto ciò servono delle pause.
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Le pause sono essenziali per un lavoratore, oltre la pausa pranzo che serve anche per mangiare, devono essere presenti per legge della pause a secondo dell’orario lavorativo. Più precisamente se si lavora più di 6 ore devono essere presenti degli intervalli per pausa, modalità e durata sono stabilite dai contratti collettivi di lavoro. I lavoratori occupano queste pause cercando di recuperare l’energie necessarie per terminare al meglio il lavoro, se per alcuni si parla di un caffè o di una chiamata privata, per altri è il momento della sigaretta o di una boccata all’aria aperta.
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Precisando che ci sono degli obblighi aziendali per salvaguardare la salute dei dipendenti al pc sono scritti nell’articolo 1 della legge 123/2007. Ciò comprende l’obbligo da parte dei lavoratori di tutelare i dipendenti che passano tutte le ore lavorative al computer. In primis devono esserci interruzioni di un quarto d’ora, ogni due ore di lavoro, l’interruzione dal lavoro può comprendere o una pausa o un cambiamento di attività. Se si hanno altre problematiche personali, si può presentare un certificato medico, dove si richiede al datore di lavoro di stabilire pausa temporanea individuale e quindi con diverse modalità di durata in confronto agli altri lavoratori. Tale obbligo è necessario per salvaguardare la salute dei dipendenti, dunque non è possibile accumulare le ore, ed utilizzarle per altri scopi.
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Ci sono inoltre come detto in precidenza, pause necessarie al lavoratore per la sigaretta, un vizio che spesso le aziende cercano di combattere e contrastare. Infatti proprio per quanto riguarda il fumo è naturalmente vietato, consumare una sigarette negli ambienti non adibiti appositamente. Potrebbe essere fondamentale informarsi sui divieti inseriti dalle aziende, per evitare di imbattersi in problematiche con il datore di lavoro o in sanzioni gravi. Il fumo ed inserire il divieto di quest utilimo è una battaglia ancora molto viva, per questo moltissimi paesi lottano per eliminare questo tipo di dipendenza, i divieti sono infatti aumentati sia in luoghi pubblici che privati. Alcuni paesi sono infatti decisi a prendere dei provvedimenti o ad avviare regole severe che vanno anche a modificare lo stipendio. Proprio a tal proposito, il fronte danese pensava di introdurre una pausa sigaretta a pagamento, in poche parole calcolare il tempo trascorso a fumare e successivamente scalarlo sullo stipendio. Nulla di tutto ciò è ancora presente negli ambienti di lavoro, per ora, l’intenzione però delle aziende è quella di trasformare un divieto in un percorso di conoscenza che sostituisce il divieto con un processo di responsabilizzazione.
Le pause sono quindi essenziali e sono un diritto, ma per ottenere i riscontri sperati, nonché più produttivia e meno stress, bisogna saperle gestire e passarle nel modo più corretto e rilassante possibile.