Una nuova ricerca “giustifica” il comportamento negativo portato avanti da alcuni lavoratori e, soprattutto, ripetuto nel tempo.
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Se i dipendenti commettono scorrettezze e agiscono in modo poco etico ripetutamente – afferma uno studio condotto presso la Northwestern University – è perché a distanza di tempo non ricordano le loro azioni negative.
Un fenomeno che ha un nome: amnesia immorale. Secondo i ricercatori, infatti, a nessuno piace vedersi sotto una luce negativa e, inconsciamente, si è portati a rimuovere le azioni scorrette e ad alterare i ricordi.
Di conseguenza, sono portati a ripetere i comportamenti poco ligi al dovere proprio perché non possono contare sulla memoria di queste esperienze passate.
Come gestire questa tendenza a dimenticare i comportamenti errati in ambito lavorativo?
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Gli studiosi sottolineano l’importanza di promuovere attività di auto-riflessione tra i propri dipendenti, un’abitudine che è in grado di generare maggiore consapevolezza e senso di responsabilità.