Calano i rapporti di lavoro a tempo indeterminato, che nei primi otto mesi dell’anno in corso sono stati 805.168 contro il 1.199.702 del 2015.
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I dati dell’Osservatorio sul precariato dell’Inps parlano chiaro, mettendo in evidenza anche un aumento dei licenziamenti pari al 31%.
Nello stesso lasso di tempo, infatti, i licenziamenti per giusta causa e giustificato motivo soggettivo sono stati 46.255, una cifra che segna un incremento sia rispetto al 2015 sia al 2014.
Prendendo in considerazione il periodo tra marzo e dicembre 2015, tuttavia, il contratto a tutele crescenti introdotto con il Jobs Act ha rappresentato una notevole risorsa per migliorare la situazione occupazionale e potenziare il numero di assunzioni nella penisola.
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Lo ha affermato Tito Boeri, Presidente dell’Inps, a margine del convegno Irvapp a Trento: il contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti, che consente ai lavoratori di ottenere tutele in materia di licenziamenti illegittimi, prevedendo un’indennità risarcitoria che aumenta progressivamente sulla base dell’anzianità di servizio in azienda, ha portato a un incremento delle assunzioni nelle imprese sotto i 15 dipendenti e in misura ancora superiore nelle aziende che superano questa soglia.