Una giornata di lavoro dura mediamente 40 ore settimanali, possono essere presenti delle variazioni per alcuni lavori e per alcuni contratti di lavoro. Questo tempo è necessario per lo svolgimento del lavoro, ovviamente tempo alternato da pause necessarie per recuperare la concentrazione.
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Tutto molto difficile se le proprie giornate di lavoro passano su una scrivania con riviste, tazze di caffè finite, pile di documenti, carte e fogli. Capiamo quindi in che modo gestire la scrivania, secondo il proprio carattere e personalità. Questo perché tutte e due le abitudine portano a sviluppare alcune capacità, anche se viene preferito sopratutto dai capi un ambiente lavorativo pulito e in ordine. Inoltre avere una scrivania ordinata porta a prendere scelte più sane, che potrebbero migliorare la vita professionale e privata. La scrivania disordinata sviluppa la creatività, infatti molti premi Nobel preferiscono studiare e coltivare i loro interessi nel disordine, come un aiuto per il loro lavoro. Bisogna dire però che in un ambiente di lavoro viene preferito l’ordine, anche semplicemente per un fattore visivo, il capo oppure i colleghi rimangono sempre infastiditi da una postazione disordinato e trasandata, per evitare litigi e richiami è preferibile mantenere una postazione lavorativa ordinata.
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Infine bisogna dire che se l’ordine non è una caratteristica presente in un lavoratore, l’importante è avere sulla scrivania carte fogli e documenti riguardanti il lavoro, bicchieri di caffè finiti scatole di alimenti consumati non sono elementi apprezzati da un datore di lavoro o dai colleghi, avere una scrivania più organizzata e ordinata, diminuisce perdite di tempo ed errori dovuti dal disordine. Potrebbero essere d’aiuto dei raccoglitori impilabile per contenere tutti i documenti necessari per il lavoro ed un classico portapenne da tavolo per la cancelleria.