Conoscere e analizzare la politica dei paesi europei significa capire quali siano le prospettive di crescita, e quali investimenti siano possibili. Per questo lo studio realizzato dagli economisti di Coface aiuta a valutare il rischio paese partendo da una base politica per allargare la sguardo alla situazione economica.
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L’indicatore del rischio politico per i paesi dell’Europa occidentale utilizza criteri di tipo economico, politici e sociali. Secondo lo studio il rischio nei paesi europei è aumentato di tredici punti nel corso degli ultimi dieci anni, con un picco molto elevato nel 2013. Oggi la situazione appare instabile soprattutto in Grecia, con una percentuale di rischio del 64%, seguita dall’Italia, con una percentuale del 60%.
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Ma l’Europa è strettamente connessa a quello che accade negli Stati Uniti, per questo la vittoria di Donald Trump potrebbe portare ad una sorta di shock, causando una perdita di due punti di crescita in un solo anno. In generale il rischio appare molto basso in zone come la Germania, la Norvegia, la Svezia e l’Austria, mentre Spagna, Portogallo e Romania appaiono i paesi a maggiore rischio. Caso particolare quello del Regno Unito, che pur avendo ancora valori positivi comincia a vacillare, infatti per l’anno prossimo la crescita è prevista solo dello 0,9%. Per ora il paese mostra una situazione caratterizzata da indecisione, gli investitori infatti temporeggiano aspettando di vedere cosa accadrà.