Nonostante si parli di un rallentamento dell’economia cinese bisogna comunque specificare che si tratta di una frenata molto lieve a livello globale e la Cina rimane quindi una potenza con cui fare affari. Da semplice fucina per le industrie si è trasformata in una potenza economica non solo utile per decentralizzare le proprie fabbriche.
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Le aperture che ha mostrato in questi anni hanno facilitato le cose ma rimane comunque un paese complicato avviare rapporti di lavoro. Per questo Atradius ha stilato una lista di dieci regole d’oro utili per fare affari in Cina. Prima di tutto le regole di importazione cambiano di continuo, quindi è bene rimanere aggiornati riguardo ai prodotti vietati, soggetti a restrizioni o permessi, alle leggi doganali e alle tasse di importazione.
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Seconda regola è conoscere le zone di libero scambio, ultimamente ne sono state create sei nuove e cambiano a seconda delle merci importate. Pensare cinese è la terza regola, infatti i cinesi si sentiranno più a loro agio con chi conosce le loro convezioni e rispetta le loro gerarchie. Bisogna darsi del tempo per studiare la loro cultura, per esempio bisogna andare alla riunione con un interprete cinese e portare il proprio biglietto da visita, da un lato scritto nella propria lingua e dall’altro in cinese, quando si porgerà lo si farà dal lato cinese e con tutt’e due le mani. Attenzione anche ai colori, privilegiare sempre il bianco e nero nella documentazione, perché in Cina ogni colore ha un significato e si rischia di essere offensivi scegliendo quello sbagliato.
Naturalmente anche le leggi devono essere conosciute e a fondo per non commettere errori gravi e incorrere in sanzioni penali, invece per proteggere la propria azienda è bene registrare la proprietà intellettuale a cui, in Cina, non si dà lo stesso valore che diamo noi. Anche il metodo di pagamento scelto può fare la differenze. Si deve concordare in anticipo ricordandosi che i ritardi dei pagamenti in Cina hanno avuto un’impennata nell’ultimo periodo.
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Settima regola è mettere piede in Cina, avere un proprio rappresentante fisso infatti aiuta le transizione e dimostra un reale interesse nei confronti del business. Una strada considerata vantaggiosa è quella dell’e-commerce, ma nonostante i numerosi vantaggi anche in questo caso bisogna conoscere le regole vigenti in Cina e ricordarsi che sarà percepita come positiva una presenza fisica sul territorio.
In caso di problemi e dispute si possono scegliere diverse strade, risolvendo la cosa secondo le convenzioni internazionali o tramite gli organi interni, in ogni caso è bene farsi aiutare da gente esperta delle leggi cinesi. Infine è bene tutelarsi con assicurazioni del credito, per evitare brutte sorprese al momento di riscuotere i pagamenti.