Se diamo per buoni i risultati resi noti dallo studio Influencer Marketing Study della Tomoson appare evidente che l’influencer marketing non può più essere trascurato. Infatti secondo lo studio le imprese che ne adottano le strategie hanno un rendimento notevolmente più alto, inoltre appare come il canale di marketing in più rapida crescita e permette di conquistare clienti di alto livello.
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La cosa difficile però rimane quella di identificare i giusti influencer. Un valido aiuto può venire da software dedicati. BuzzSumo per esempio fornisce dati dettagliati sui clienti che possono essere filtrati per luogo di residenza, data e tipo di influencer, dal blogger al giornalista arrivando fino alle compagnie. Il software non può però sostituire il buon senso. Tutti gli influencer infatti non sono uguali e bisogna mettersi nella giusta prospettiva individuando gli influencer di cui noi stessi ci fideremmo, senza stare a guardare troppo assiduamente i dati.
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Gli elementi chiave da valutare sono le conversazioni (commenti e risposte), i preferiti e la biografia e le azioni. Un influencer può avere molto successo ma bisogna capire se sarà rilevante per la propria azienda. Questo si vedrà però solo quando è stato coinvolto, non si possono fare previsioni certe ma analizzare il loro impatto generale risulta comunque importante per farsi un’idea generale.
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In questa fase possono venire in soccorso diversi influencer marketplace, ne esistono diversi e sono utili per individuare i maggiori influencer ma, come già detto, è l’istinto del selezionatore a fare la differenza, a volte è solo questione di simpatie o antipatie, se l’influencer piace a noi probabilmente piacerà anche ai nostri clienti.
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