Il reddito individuale degli italiani è in crescita, tuttavia con disparità che caratterizzano le varie zone della Penisola.
=> Stipendi italiani a confronto
Le entrate medie nel 2015 ammontano a 17.826 euro, segnando un aumento dell’1,6% rispetto al 2014, ma se al Nord la crescita è stata pari al 2,35% al Sud la percentuale scende sotto lo zero, portandosi al -0,1%. Sono dati che emergono dai Rapporti Bes 2016 (benessere equo e sostenibile) pubblicati dall’Istat.
Le differenze territoriali segnano un reddito medio annuo pari a 20.838 euro nel Settentrione, mentre si scende fino al 18.652 al Centro e a 13.188 euro nel Meridione.
A livello regionale, in cima alla classifica per reddito pro capite si collocano Lombardia ed Emilia Romagna, mentre in fondo ci sono Calabria, Campania e Sicilia. Considerando il maggiore aumento tra 2014 e 2015, invece, il primato spetta al Trentino Alto Adige con un +4,2%.
Il rapporto Bes sul benessere economico, inoltre, segnala evidenti disparità a livello europeo:
«Mentre il livello di reddito disponibile pro capite è di poco inferiore alla media europea, il grado di disuguaglianza è decisamente più marcato: il rapporto tra il reddito posseduto dal 20% della popolazione con i redditi più alti e il 20% con i redditi più bassi è pari nel 2015 (redditi 20142 ) a 5,8 in Italia, contro una media europea di 5,2. Valori più elevati si osservano in Spagna, Grecia e Portogallo.»
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