Il capo perfetto

di Francesca Vinciarelli

20 Gennaio 2017 10:00

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Sempre alla ricerca della perfezione, ecco cosa si cerca in un capo.

Il capo è la colonna portante del lavoro e un punto fermo per i dipendenti, solo e se riesce a ricoprire il suo ruolo nel migliore dei modi.

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I dipendenti cercano sicurezza, motivazione e una persona in grado di mettere in luce le qualità e le capacità di ognuno, ma spesso tutto questo viene a mancare. Il capo ideale è colui che non deve essere autoritario ma partecipativo e coinvolgente. I datori di lavoro di oggi puntano tutto su degli elementi precisi, necessari per creare un ambiente di lavorativo ideale e costruire dei rapporti sereni con i propri dipendenti. Ma come si fa ad essere il capo ideale? in primis il capo deve amalgamarsi con i propri dipendenti coinvolgerli, sostenerli ed affiancarli. Inoltre deve avere la capacità di mantenere queste caratteristiche anche in situazioni negative, nello specifico supportarli anche quando i dipendenti fanno degli errori.

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Stabilire gli obiettivi da raggiungere è il primo argomento da intraprendere con i propri dipendenti all’inizio di un nuovo progetto, dando poi le date di scadenza e spiegando i ruoli precisi ad ogni membro del gruppo. . La pianificazione è importante, ma anche lasciare liberi i dipendenti di esprimere le proprie idee è fondamentale, questo inoltre può essere un modo per avere sempre proposte innovative preziose per la produttività del lavoro. Il manager deve quindi incoraggiare e saper cogliere e sviluppare le capacità del singolo dipendente, ma non solo deve anche saper riconoscere i meriti ed elogiare nel modo giusto i successi. Naturalmente oltre le parole bisogna dare ai dipendenti validi e qualificati alcune opportunità lavorative come ad esempio un avanzamento di carriera. Infine alla base di tutto è fondamentale la comunicazione, che deve rimanere in qualsiasi situazione equilibrata e professionale.