Tra le varie tipologie di colleghi di lavoro più odiati non può mancare colui, o colei, che si comporta come se fosse il capo.
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La sua presenza, spesso ignorata o sottovalutata dal vero leader, rischia di creare conflitti tra colleghi e le conseguenze possono essere dannose per il lavoro e il benessere di tutti.
Il collega che si comporta come se fosse il boss fornisce direttive e feedback non richiesti, tende a suddividere le mansioni e ad attribuire ruoli nell’ambito dei progetti di squadra, limita la comunicazione e impedisce agli altri di avere voce in capitolo.
Come gestire i rapporti con questa categoria di colleghi? Cercare di comunicare con lui in modo diretto, ma non aggressivo, è il primo passo: pianificare un colloquio, illustrandogli gli episodi in cui ha avuto un comportamento autoritario pur non avendo i titoli per farlo, aiuta a limitare ogni possibile aggressività poco costruttiva.
Cercare il supporto di altri collaboratori è altrettanto fondamentale, mettendo insieme più voci che sottolineano il medesimo disagio ed evitando che il proprio commento venga percepito come attrito personale.
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Il vero capo, infine, rappresenta una risorsa alla quale appellarsi in situazioni di disagio che non è stato possibile risolvere senza il suo intervento: piuttosto che aggredire verbalmente il collega che si atteggia come un leader, è preferibile far capire al boss che si è interessati alle opportunità di crescita e sviluppo in azienda, così come a offrire un contributo maggiore per il team.
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