Aumentare le ore di lavoro non aiuta a essere più produttivi, obiettivo che si ottiene eliminando o modificando alcune abitudini quotidiane responsabili di far perdere tempo prezioso.
=> La comunicazione che rende produttivi
Questa teoria è stata ribadita da un recente studio condotto da Fellowes negli USA, indagine che ha sottolineato come solo una parte delle ore di lavoro settimanali siano effettivamente produttive.
A dichiararlo sono gli stessi lavoratori, secondo i quali a limitare la produttività sono in primis le riunioni di lavoro organizzate per motivi non urgenti, così come le interruzioni dovute alle telefonate e alle apparecchiature tecnologiche difettose oppure obsolete.
Secondo gli interpellati, inoltre, i datori di lavoro potrebbero migliorare la produttività favorendo alcuni interventi e migliorie nei luoghi di lavoro:
- ridurre i meeting;
- limitare le attività multitasking;
- creare spazi di lavoro silenziosi;
- concedere flessibilità;
- investire nella tecnologia.
La maggioranza dei lavoratori, comunque, ammette di sentirsi più produttivo con il passare del tempo, sottolineando come la permanenza nello stesso posto di lavoro favorisca un deciso aumento dell’impegno e renda possibile il conseguimento degli obiettivi entro le scadenze prefissate.