La maggior parte dei lavoratori che decide di lavorare da remoto nutre grandi speranze. Allontanarsi dal classico ufficio e da tutte le distrazioni che comporta è positivo sia per il dipendente che per l’azienda. Ma la perdita di tempo per il lavoro da casa è un rischio che sta dietro l’angolo.
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Ci sono continue possibilità di distrazioni stando nella propria casa, dai piatti da lavare al cane che ci guarda con occhio languido in cerca di una passeggiatina, senza contare la presenza di conviventi e famigliari. Per evitare di cadere in queste trappole bisogna separare il luogo di lavoro dal resto della casa. In un sondaggio condotto da The Creative Group, il 36% dei professionisti ha dichiarato che uno spazio di lavoro chiuso è più favorevole allo sviluppo della creatività. La privacy è fondamentale per essere produttivi e bisogna ricordare che è una delle ragioni per cui si è scelto il lavoro da remoto.
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La zona individuata non deve essere per forza grande, può trattarsi di una semplice scrivania, ma deve servire solo per il lavoro, bisogna tenerla pulita e ordinata, dando la sensazione che quando si entra il tale zona è solo per lavorare. Un divisorio movibile potrebbe aiutare a delimitare una parte della stanza, creando un piccolo ufficio, magari corredato di un cartello che indichi che si è impegnati e non si può essere disturbati da nessuno.
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La riduzione del numero di interruzioni aiuterà a gestire il tempo di lavoro in modo più efficace, per poi potersi dedicare tranquillamente alla vita privata. Se si riesce ad essere organizzati e concentrati il lavoro da remoto diventerà il modo migliore di lavorare, puntando alla produttività e portando benefici anche alla vita privata.
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