La raccomandazione per trovare un posto di lavoro è un metodo sempre esistito, ma di cosa si parla e funziona realmente?
Lavoro: raccomandazione evergreen
Quando si parla di tale argomento il pensiero è quasi sempre negativo innescando frasi tipo come “se non avesse avuto la raccomandazione non avrebbe mai trovato lavoro” ed ancora “ormai senza una raccomandazione non si trova più lavoro”. Il pensiero negativo che scaturisce tale meccanismo può essere giustificato, sopratutto quando tutti intorno trovano facilmente lavoro. Ma spesso non si ha ben chiaro di cosa si stia parlando e si commette l’errore di pensare che sia soltanto negativo. La raccomandazione può danneggiare solo nel caso in cui si parla di ruoli e professioni occupati in modo non adeguato da persone inefficienti, causa di un’assunzione dovuta esclusivamente dalla raccomandazione. Ad oggi si parla molto spesso di una raccomandazione che può aiutare i giovani a trovare lavoro, anche se nello specifico si parla maggiormente del passa parola, nonché quando una determinata persone sfrutta le proprie conoscenze per proporre una persona. In questo caso non si parla di un’assunzione automatica ma solo di una proposta. Ovviamente in parallelo esiste anche una raccomandazione dovuta dal classico figlio di, amico di o parente di, che permette di trovare lavoro in automatico, nello specifico ottenere il posto di lavoro senza una reale valutazione tramite capacità e conoscenze. In questo caso la raccomandazione è un danno per la società, sopratutto quando si mettono in mano ruoli, di qualsiasi genere, a persone non adatte. Nel caso in cui la “raccomandazione” viene comunque filtrata tramite una reale valutazione della persona e quindi delle capacità e conoscenze, si può dire che il danno finale è decisamente minore e potrebbe essere un grande aiuto per coloro che non riescono ad essere considerati dalle aziende e quindi non trovano lavoro.
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