Anche gli automobilisti italiani, come già avviene in numerosi paesi d’Europa, potranno dotarsi del foglio unico di circolazione ed evitare di esporre il certificato di proprietà e il libretto di circolazione.
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Una novità che arriva grazie a un decreto attuativo della Riforma della Pubblica Amministrazione e che consentirà di risparmiare poco meno di 40 euro per ciascuna pratica singola.
A partire dal 1 gennaio 2018, gli automobilisti dovranno pagare complessivamente 61 euro (e non più gli attuali 100) per la carta di circolazione, vale a dire il documento rilasciato dall’ufficio provinciale della Motorizzazione Civile (UMC), e per il certificato di proprietà che attesta lo stato giuridico attuale del veicolo, rilasciato dalle unità territoriali dell’ACI.
«Avevo preso questo impegno due anni fa. Mantenuto. Un solo documento per l’auto al posto dei due attuali (Aci e Motorizzazione) – responsabile ne sarà il Ministero – e un risparmio di 39 euro per i cittadini.»
Questo il commento di Riccardo Nencini, viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti. Il decreto, che sarà varato a breve, non prevede tuttavia la fusione tra il PRA (Pubblico Registro Automobilistico) e l’ACI, ipotizzato inizialmente.
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