Quando manca il capo

di Teresa Barone

24 Febbraio 2017 15:00

logo PMI+ logo PMI+
Se il capo lascia il suo incarico i dipendenti possono risentirne, fino a perdere efficienza e motivazione.

Quando la poltrona del capo è vuota, le ripercussioni sulla motivazione e sulla produttività dei dipendenti possono essere notevoli.

=> Capo, dipendenti e conversazioni poco gradite 

Secondo una ricerca condotta da Robert Half, infatti, il CEO che abbandona il suo incarico, volontariamente o involontariamente, può destabilizzare a tal punto il team di lavoro da aver un impatto negativo sulla sua efficienza.

Le principali conseguenze sono la perdita di motivazione e il calo del morale dei lavoratori (citati dal 42% dei lavoratori intervistati e dal 35% dei CFO coinvolti nel sondaggio), ma anche un aumento delle preoccupazioni dovute all’incremento del carico di lavoro (rispettivamente 24% e 31%) e all’ansia relativa all’arrivo di un nuovo capo (23% e 18%).

La sede “vacante” ostacola la produttività dell’intera squadra, tuttavia gli esperti Robert Half suggeriscono al management aziendale alcune strategie per mantenere i team motivati ??e impegnati, evitando una diminuzione delle prestazioni.

Nominare un capo ad interim, qualora non sia possibile far subentrare un altro manager nella posizione di comando, rappresenta una strategia efficace per gestire al meglio i progetti in corso e tenere unita la squadra.

Anche favorire una comunicazione aperta e regolare aiuta a evitare qualsiasi destabilizzazione del gruppo, informandolo sull’iter di nomina del nuovo leader.

Fonte immagine: Shutterstock