Il comparto energetico sarà caratterizzato da una crescita della richiesta di figure professionali specializzate, tanto che l’Unione Europea ha stimato l’impiego di cinque milioni di addetti entro il 2020.
=> Energy manager indispensabile in azienda
In occasione di un’audizione al Senato (come si legge su Avvenire) l’ENEA (Ente per le nuove tecnologie, l’energia e l’ambiente) ha fatto il punto sulla situazione attuale e sulle prospettive occupazionali future legate soprattutto all’efficienza energetica, che coinvolgeranno circa 6,3 milioni di lavoratori nel settore energia e che richiederanno adeguata formazione.
A essere richieste saranno soprattutto le professioni più qualificate, dai manager agli ingegneri e ai professionisti Ict, ma l’aumento dell’occupazione nei vari comparti legati all’efficienza energetica riguarderanno anche altre figure meno specialistiche.
«Il quadro della formazione post-lauream italiana appare al momento frammentario e diversificato afferma Roberto Moneta, responsabile dell’Unità Tecnica Efficienza Energetica di Enea – con iniziative caratterizzate da forte episodicità: master di primo e secondo livello, corsi di varia durata, contenuto e diversa qualità (e anche costi per i destinatari) si presentano sotto la definizione di Alta Formazione, erogati da soggetti molto diversi tra loro, sia pubblici sia privati. Risulta pertanto ardua l’analisi contenutistica sullo specifico argomento dell’efficienza energetica, considerando soltanto i corsi che offrono un certo grado di approfondimento sul tema, escludendo cioè quelli in cui essa rappresenta semplicemente un completamento delle tematiche di sostenibilità ambientale».