Una proposta di riforma della dirigenza pubblica, basata su nuove responsabilità e su nuovi obiettivi di efficienza ed efficacia, è stata elaborata dalla Cida (Confederazione sindacale in rappresentanza di dirigenti, quadri e alte professionalità del pubblico e del privato) in collaborazione con numerose associazioni professionali.
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«Una proposta – sottolinea Giorgio Ambrogioni, Presidente Cida – che si basa su principi semplici ma essenziali e a loro modo rivoluzionari: interscambio fra dirigenza pubblica e privata; ringiovanimento della Pa; semplificazione e digitalizzazione dei processi produttivi; nuovi metodi di valutazione e misurazione delle performance e dei sistemi premianti. Porteremo all’attenzione del governo queste proposte e in quell’occasione ne illustreremo in dettaglio le varie articolazioni.»
In particolare, la Cida si propone di rivendicare l’impegno dei dirigenti della PA e dei quadri rispondendo alla critica mossa dagli autori del volume “I signori del tempo perso”, Francesco Giavazzi e Giorgio Barbieri.
«Per il momento respingiamo al mittente le critiche gratuite al lavoro pubblico e rivendichiamo con forza la qualità e l’impegno che quadri e dirigenti della pubblica amministrazione mettono nel loro lavoro quotidiano. Siamo pronti a un confronto con gli autori del libro per fornire le nostre cifre e le nostre idee di riforma che, non calata dall’alto ma maturata con consapevolezza e responsabilità, potrà consentire uno ‘storico’ passo avanti al Sistema-Paese.»
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