Durante il proprio percorso sul lavoro possono avvenire, se presenti nel contratto, trasferimenti o trasfarte fuori dalla città della propria sede.
Trasferimento di lavoro
Come già precisato le trasferte non sono richiese improvvise, ma spesso le aziende comunicano già in fase di assunziona la possibilità di spostamento, così che il candidato possa valutare la proposta e accettare o meno. Ma cosa succede quando la richiesta di trasferimento avviene da parte del dipendente? Può capitare ed è possibile presentare tale richiesta, bisogna però tenere in considerazione alcuni importanti dettagli ancor prima di parlare con il proprio datore di lavoro. Non ci sono limiti e divieti per quanto riguarda la richiesta di trasferimento da parte del lavoratore, bisogna però dire che essere dei lavoratori sempre produttivi, attivi e presenti porta l’azienda ad accettare con più facilità la proposta. Per questo prima di chiedere il trasferimento è importante creare un percorso di lavoro sempre ottimale, ovviamente tutto questo non rigurda pochi giorni o settimane ma anni.
Trasferimento per lavoro: quando farlo
In primis bisogna dire che formalmente si deve scrivere una lettera di richiesta formale, in questa lettera si deve specificare le ragioni per cui si vuole cambiare sede seguite da indirizzo e data. Precisando che ovviamente l’azienda non deve obbligatoriamente accettare, allo stesso tempo deve valutare la richiesta e rispondere secondo quanto è possibile. Il datore di lavoro può rispingere la richiesta ad esempio perchè non ritiene che vi siano ragioni pratiche, organizzative, tecnico-produttive che la giustifichino o anche perché ritiene che il lavoratore sia indispensabile o comunque importante per l’unità in cui attualmente svolge la sua prestazione professionale.
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