Nel corso del 2016 il mercato digitale nazionale ha subito un incremento dell’1,8%, un risultato migliore rispetto alle previsioni iniziali sebbene il divario con la UE sia ancora ampio. Anche per il 2017 le stime sono più che ottimiste, stando a quanto rileva il recente report stilato da Assinform in collaborazione con NetConsulting Cube.
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«I progressi rilevati – ha sottolineato Agostino Santoni, presidente di Assinform – vanno oltre i timidi segnali di un anno fa, confermando in modo netto la ripresa degli investimenti nell’innovazione tecnologica nel nostro Paese. Gli stessi programmi di Governo vedono Il digitale al centro dell’unica strategia possibile per il rilancio del nostro Paese. Quella centrata sul recupero di competitività attraverso l’ammodernamento dei processi produttivi, l’automazione e la semplificazione dell’attività amministrativa, la valorizzazione del tessuto produttivo in chiave di industria 4.0. Certo, servirebbe ancora più spinta, soprattutto sul fronte della domanda sempre più esposta ai confronti internazionali, ma i segnali sono buoni. Le componenti più innovative – dal Cloud all’IoT, dai servizi mobili alle applicazioni che integrano le filiere – crescono più delle altre e hanno raggiunto una massa critica che genera nuove sinergie.»
Per quanto riguarda i riscontri di questa crescita a livello occupazionale, la percentuale degli occupati presso le aziende ICT e le imprese che utilizzano servizi di questo tipo è rimasta costante, sebbene passi in avanti abbiano caratterizzato le funzioni direttive e tecniche.
Come ha evidenziato il presidente di Assinform, le iniziative future devono essere mirate anche a incrementare la capacità di formare e risorse umane riconvertendole alle nuove, colmando il gap che caratterizza oggi le competenze in ambito digitale e creando nuove opportunità di lavoro per i giovani.
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