Cosa agevolerebbe maggiormente il lavoro femminile in Italia? Più flessibilità, l’opzione part-time, l’allestimento di nidi aziendali per consentire alle donne di conciliare al meglio le esigenze professionali con quelle familiari.
=> In Italia solo il 26% di donne manager
Questo è quanto emerso dall’indagine promossa dal portale Cliccalavoro, il sondaggio “Il lavoro che vorrei” finalizzato a far emergere quali sono gli ostacoli che limitano la carriera femminile.
Secondo le risposte fornite dal campione di donne interpellate, prevalentemente lavoratrici subordinate, il livello di soddisfazione femminile aumenta per coloro che lavorano part-time, soprattutto nel caso di lavoratrici madri. Se il 70% ritiene che il datore di lavoro sia sufficientemente interessato al benessere delle sue dipendenti, il 55% dichiara di non notare diversità di trattamento tra i due sessi.
Focalizzano l’attenzione sulla maternità, il 77% delle donne che rientra al lavoro dopo la nascita di un figlio vorrebbe poter contare su un orario flessibile (34%), sul part-time (25%) e sulla possibilità di ottenere lavoro da remoto (18%).
«La lettura dei risultati di questo sondaggio – sottolinea Alice Zucchelli, Responsabile Portali Verticali di Antevenio Italia.- genera due considerazioni: la conferma del grande pragmatismo delle donne e la richiesta esplicita delle lavoratrici che diventano mamme di poter continuare il proprio percorso professionale. Noi professioniste di oggi vogliamo realizzarci nell’ambito lavorativo senza però rinunciare alla famiglia, chiediamo un orario più flessibile così da essere serene e quindi più produttive. Ho letto con grande positività quel 55% di intervistate che ha dichiarato di non rilevare diversità di trattamento tra uomini e donne: sorprendente e senz’altro di buon auspicio per il futuro. Ci auguriamo che i dati che emergono dalle rilevazioni di Cliccalavoro inducano le aziende ad attuare sempre di più politiche di lavoro capaci di migliorare il benessere di tutti i lavoratori.»
Fonte immagine: Shutterstock