La trasferta è una possibile presente sul lavoro se è previsto nel contratto, ma ecco nel dettaglio tutti gli aspetti e le regole della trasferta.
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Prima di analizzare tutti gli aspetti della trasferta è importante precisare una differenza, nonché quella tra trasferta e trasferimento. La trasferta non deve essere confusa con il trasferminto perchè si parla di due modalità completamente differenti, sia per quanto riguarda il tempo e sia per quanto riguarda indennità e tutele. Nello specifico parliamo di trasferta indicando un cambiamento provvisorio per quanto riguarda il luogo del lavoratore, il datore di lavoro attua la trasferta per far fronte ad esigenze lavorative di carattere transitorio. Il trasferimento è invece al contrario uno spostamento definito e non provvisorio, il tempo è infatti ciò che li distingue.
Andare in trasferta
Ritornando alla trasferta il punto importante da analizzare è la modalità di rimborso. Infatti proprio per quanto rigiarda il punto di vista economico, al lavoratore è riconosciuta un’indennità di trasferta e/o il rimborso delle spese da lui sostenute per lo spostamento. Ci sono però delle differenze economiche per quanto riguarda il tipo di spostamento, nello specifico è presente l’ indennità di trasferta fuori dal comune della sede di lavoro e l’indennità di trasferta entro il comune della sede lavorativa. La modalità di questa indennità di trasferta è riconosciuta in maniera fissa al dipendente/collaboratore, infatti per ogni giorno di lavoro in trasferta la cifra prestabilita, che prescinde dalle spese effettivamente sostenute dal dipendente, è esente fino a 46,48 euro al giorno, per trasferte all’interno del territorio nazionale ed è esente fino a 77,46 euro giornaliere, per le trasferte estero. Il rimborso è determinato al netto delle spese di viaggio e di trasporto che sono state sostenute dal dipendente. Il dipendente dovrà presentare al rientro la documentazione relativa alle spese, la quale deve essere completa di data, costi e descrizione. Ricordando che l’indennità di trasferta deve essere riconosciuta al collaboratore anche per i giorni festivi o di sabato e domenica qualora tali giornate rientrino nel relativo periodo.