La maggior parte dei manager durante la fase di selezione guarda all’esperienza dei candidati e alle capacità tecniche, ma c’è un altro fattore che ha lo stesso peso ma non viene ugualmente preso in considerazione. Si tratta dell’intelligenza emotiva.
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Riuscire a costruire una squadra di lavoro costituita da membri dotati di intelligenza emotiva potrebbe infatti dare risultati sorprendenti. Considerato che come intelligenza emotiva si intende la capacità di capire le emozioni proprie ed altrui appare evidente che sul posto di lavoro ciò potrebbe risultare molto utile.
Gli intelligenti emotivi infatti riescono a relazionarsi meglio tra di loro, riuscendo a capire al volo le situazioni, gli stati d’animo e le emozioni, senza utilizzare la parola. Sapendo che il 93% della comunicazione utilizzata è non verbale, come sottolineato dai famosi studi della University of California, riuscire a leggere gli altri diventa fondamentale.
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In generale gli intelligenti emotivi riescono a capire meglio i momenti di stress e quindi ad affrontarli serenamente, contribuendo a creare un clima più rilassato. Per loro è più facile stabilire nuove connessioni, non temendo gli altri e sapendo comunicare meglio, inoltre sa leggere le necessità dei clienti, cogliendo le sfumature. Infine sa vedere lontano, immaginando facilmente reazioni future di colleghi e clienti, prevenendo quindi possibili problemi.
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