Il divario tra uomini e donne manager è un dato di fatto, eppure sono universalmente riconosciute le capacità dirigenziali delle donne, note per essere manager esigenti. Come rivela uno studio condotto da McKinsey Global l’arrivo di una donna ai posti di comanda incide significativamente sulla produttività aziendale.
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Per superare la disparità di genere bisogna evitare di nascondersi dietro un dito, il fatto che ci siano delle differenze è un lampante, nel bene e nel male, le donne hanno capacità diverse e uno stile di leadership differente. Avere entrambe le leadership in un’azienda sarebbe la cosa ideale. Se quella della donna viene definita un tipo di leadership basata sulla grazia quella dell’uomo invece è caratterizzata dalla grinta. Ma sarebbe un errore cadere in questo stereotipi e il cambio di mentalità dovrebbe andare su una strada in cui la leadership viene definita in un modo o nell’altro indipendentemente se ad esercitarla si tratti di un uomo o di una donna.
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Un errore fatto delle donne è quello di dimenticare il proprio stile personale e la naturale propensione alle relazioni, infatti credono di dover diventare dure per poter avere potere, basandosi più sulle capacità tecnico professionali che sul rapporto coi dipendenti. Invece la donna manager dovrebbe fare tesoro della sua capacità di relazione, creando squadre di lavoro funzionanti.
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Imparare la grinta senza dimenticare la grazia, impostare una comunicazione di pari livello con gli uomini manager e rimanere fedeli alla propria natura sono i passaggi necessari per diventare donne manager senza perdersi per strada.
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