Stress e licenziamento

di Francesca Vinciarelli

11 Aprile 2017 08:00

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Licenziarsi da un lavoro stressante ecco i motivi e come farlo.

Il primo lavoro spesso è ciò che segna la vita di una persona, il primo lavoro che per molti significa provare per poi cambiare per altri  significa anche la fine, questo perché può capitare per necessità e anche abitudine di non cambiare più lavoro.

Addio al vecchio manager

Proprio per questo motivo ad un momento della propria vita si sente il bisogna di cambiare e mettersi in gioco, un pensiero che nasce, negli ultimi anni, anche per colpa dall’instabilità lavorativa presente in Italia, sia per la retribuzione e sia per i posti di lavoro. Cambiare vita, non significa voler diventare il capo in quell’azienda in cui si è dipendenti, ma può significare buttarsi in un percorso totalmente differente dall’attuale. L’illusione però potrebbe accecare moltissimi lavoratori, per questo è essenziale sapere e capire che un cambiamento potrebbe essere un fallimento, non è una conseguenza obbligatoria ma una probabile opzione. Allo stesso tempo non deve essere la paura a interrompere un futuro migliore. Ma quali sono i reali passaggi se si vuole intraprendere il cambiamento?

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Prima di tutto bisogna depositare le dimissioni e comunicare al proprio responsabile la propria intenzione. La lettera di dimissione è indispensabile per ufficializzare l’atto della propria volontà, ricordando che quando ci si licenza bisogna seguire la politica aziendale vigente, ad esempio è giusto dare un preavviso di almeno due settimane, questo perché servirà all’azienda a cercare un sostituto. Inoltre è importante anche nelle ultime settimane proseguire il proprio lavoro come sempre, anche se più stanchi e demotivati.

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Cambiare, come già detto, è complesso ma davanti i numerosi problemi ci si sente quasi costretti, non è solo il peso delle mansioni a creare disagi, ma si parla di molte più mancanze e difficoltà, come può essere una scarsa retribuzione, poca considerazione, colleghi e capi inadeguati e troppo lavoro in poco tempo. In poche parole tutto ciò che rende insoddisfatto il lavoratore, porta stress con conseguenze più o meno gravi se non si riesce a controllarlo, problematiche che vanno a danneggiare sia la salute e sia la produttività e la competitività di un’azienda. Per questo, anche se con molte difficoltà, spesso si preferisce cambiare vita e lavoro per recuperare la propria salute.

Fonte: Shutterstock