Le aziende avevano appena imparato a coinvolgere ed avere a che fare con la generazione dei Millennial che ecco arrivare la Generazione Z, le cui fila sono composte da persone nate tra la seconda metà degli anni novanta e gli anni duemila.
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Adesso quindi le carte vanno ancora una volta mescolate per non arrancare dietro le mode e le modalità utilizzate da questi giovanissimi clienti. Si tratta di ragazzi nati con lo smartphone in mano che non solo ne hanno completa dimestichezza ma che non sanno immaginare un tipo di universo differente.
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George Beall in un articolo pubblicato su The Huffington Post ha analizzato le principali caratteristiche degli appartenenti alla Generazioen Z. Hanno una capacità di attenzione ridotta, abituati a passare da una cosa all’altra ma tendendo a non fermarsi su niente. Infatti sono anche multi tasker, non avendo difficoltà a passare da un dispositivo all’altro visionando elementi diversi.
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Tendono a giudicare più l’esperienza che il prezzo, per questo la customer experience è per loro centrale, così come l’attenzione posta alle loro esigenze da parte dell’azienda, che considerano un obbligo in quanto clienti privilegiati, che hanno la possibilità di avere scelte infinite. Sono social e tendono a costruire comunità virtuali ma anche fisiche. Infine sono aperti al diverso, avendo a disposizione una realtà global grazie alla dimestichezza con la rete.
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