Sul lavoro può capitare, da parte del datori di lavoro, una richiesta di sostituzione di un collega assente.
Assegnazione a mansioni inferiori
Il collega è assente per malattia, ferie, maternità, per aspettativa, per un corso di formazione o una missione e l’azienda chiede ad un dipendente la sostituzione a ricoprire le sue mansioni finché non rientra sul posto. Un periodo che può essere difficile soprattutto se si parla di compiti mai svolti, maggiori responsabilità e funzione più alta. Ma nello specifico quali sono i diritti e i cambiamenti di retribuzione che spetta al collega che sostituisce? Bisogna specificare che è diritto del datore di lavoro sostituire un dipendente assente con un altro lavoratore, benché quest’ultimo sia stato assunto con un livello di inquadramento contrattuale più basso. Questo tipo di sostituzione a mansioni superiori può essere decisa dal datore di lavoro ma dovrà riconoscere all’interessato un corrispondente trattamento, nonché una maggiorazione sullo stipendio da erogare, insieme allo stipendio, alla fine del mese. Il dipendente da parte sua può, come già detto, può richiedere la maggiorazione retributiva, ma non può in nessun modo chiedere una stabilizzazione nelle nuove mansioni più elevate come una promozione. Questo perché si parla di una sostituzione necessaria e momentanea fino al rientro del lavoratore assente che dopo l’assegnazione temporanea entrambi i lavoratori torneranno alle proprie mansioni originarie.
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