I dipendenti non saranno più un segreto, dalla Gran Bretagna e dagli Stati Uniti arriva il People Analytics.
Controllo a distanza dei dipendenti, ieri e oggi
Il People Analytics è uno strumento in grado di anilizzare i dati personali degli impiegati da parte delle aziende, volto a migliorare le prestazioni e interazioni dei lavoratori e quindi dell’azienda stessa. Questo strumento si occupa di prendere in considerazione diversi elementi nonché il tono della voce ai tempi di conversazione, le persone con le quali ci si rapporta più di frequente e i vari spostamenti registrati in ufficio. Innovazione che divide le opinioni già dall’inizio, alcuni lo trovano uno sviluppo fondamentale per il proprio business, dall’altra c’è chi si trova contrariato trovandolo un pericolo per la sicurezza della privacy e discriminazione sul posto di lavoro. Idea di base nata per aumentare la produttività delle aziende, valorizzando e puntando sui rapporti di empatia che si vengono a creare all’interno di ciascun gruppo di lavoro. Nello specifico analizzare, trovare e riunire i gruppi di lavoratori che hanno la necessità di comunicare e interagire tra loro vicini, analizzando attraverso tali badge.
Privacy in azienda, per l’imprenditore e per il dipendente
Nello specifico tali badge, dell’ideatore Ben Waber, vengono appesi al collo degli impiegati che si prestano volontariamente all’analisi, il dispositivo ha due microfoni che analizzano la voce in tempo reale e con sensori che seguono gli spostamenti dei lavoratori, sia nelle modalità che nella quantità, all’interno dell’ufficio. I badge vengono esclusi dai bagni, per questione di privacy. Innovazione che piace alle aziende, ma questi badge cambieranno davvero il mondo di lavorare? Solo con il tempo si potrà avere una risposta certa, per ora la curiosità da parte delle aziende è davvero molta.
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