Nessun ambiente lavorativo è immune dai conflitti e dalle difficoltà di comunicazione tra tutti coloro che ne fanno parte. Gestire una ostilità con i colleghi può rivelarsi un’impresa ardua e non sempre esiste un’unica strategia risolutiva da applicare.
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Le opzioni da sfruttare quando si crea un attrito con un collega sono diverse: si può scegliere di tacere, di farlo presente al capo, di cercare al più presto un nuovo impiego oppure di affrontare il problema e cercare una soluzione che soddisfi tutti.
Se è vero che negoziare rappresenta la scelta più vantaggiosa, è innegabile che non sempre si ottiene il risultato sperato a meno che non ci si prepari a dovere: determinare ciò che si desidera è il primo passo, chiarendo a sé stessi fino a che punto si cederà per giungere a un compromesso e a quale richiesta, invece, si risponderà con un categorico no.
L’obiettivo del confronto, inoltre, non deve essere appianare le divergenze che derivano da conflitti interpersonali ma trovare un accordo che consenta a entrambi di svolgere il proprio lavoro senza che la qualità ne risenta. Trovare un terreno di interesse comune fondamentale, ma ancora più importante è portare avanti il negoziato con estrema calma in modo tale da trovare a una soluzione che, non sempre, potrà essere trovata nel minor tempo possibile.
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Infine, confrontarsi con un collega significa anche ammettere le proprie responsabilità e scusarsi se la situazione lo richiede, sforzandosi di andare incontro alle sue esigenze quando queste non compromettono le proprie mansioni.
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