Torna l’Hays Salary Guide, report annuale che analizza nel dettaglio trend e prospettive del mondo del lavoro. Tra i temi più caldi del settore recruiting spicca lo smart working, che sembra essere la strada migliore da intraprendere per le aziende, per i vantaggi economici e produttivi che offre ma che stenta a decollare. Se infatti ben l’82% dei lavoratori si dichiara favorevole a lavorare da casa solo il 35% delle aziende dichiara di poterlo concedere.
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Per quanto riguarda le previsioni occupazionali la ricerca da parte delle imprese si focalizzerà soprattutto su profili tecnici o di middle management (75%), professionisti con una breve esperienza professionale (47%) e tirocinanti e apprendisti (42%).
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Da parte loro i lavoratori in cerca di nuova occupazione sono il 62%. Il 69% in cerca di una maggiore soddisfazione professionale, il 67% di una migliore prospettiva di crescita e il 57% di un aumento retributivo. I criteri utilizzati dalle risorse umane per scovare il nuovo dipendente sono per l’83% delle aziende una solida esperienza maturata sul campo, seguita da ottime referenze (12%) e dal titolo di studio, con solo il 5%. Per quanto riguarda le modalità di selezione si afferma sempre di più l’utilizzo dei social, sia da parte delle aziende per scovare i candidati, sia da parte die lavoratori per studiare le aziende.
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Se da un lato i profili social sono considerati utili per avere un ritratto a tutto tondo del candidato non portano ad un’esclusione dello stesso se si individua qualcosa che non piace. Nel dettaglio il 99% delle aziende impiega LinkedIn, il 60% consulta Facebook, il 19% Instagram, mentre un altro 19% controlla se il candidato ha un proprio blog.
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