La fine di un lavoro

di Francesca Vinciarelli

Pubblicato 26 Maggio 2017
Aggiornato 7 Febbraio 2023 17:43

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Lasciare il lavoro al meglio, ecco come fare.

Quando si lascia il lavoro è perché non si può più rimandare, per questo bisogna saper prendere il cambiamento, come una nuova sfida per la propria vita, che porta in qualsiasi caso ad una crescita ed un miglioramento.

Un pessimo carattere non giustifica il licenziamento

Bisogna vivere la scelta di cambiare lavoro, come una ricerca a qualcosa di migliore, come stipendio, professione, nuove conoscenze e anche una crescita per la propria carriera. Nello specifico è importante capire che qualsiasi sia la dinamica o la problematica che porta a lasciare un lavoro, si deve scegliere di chiudere i rapporti o comunque salutare ex capo e colleghi, in maniera educata e professionale, anche in caso di passati litigi e incomprensioni. Si parla quindi di organizzare le ultime giornate ed anche gli ultimi saluti con tranquillità, o è fondamentale mantenere sempre un atteggiamento corretto per tutta la durata del tempo, da quando si notificano le dimissione fin quando si lascia definitivamente l’ambiente di lavoro.

Pettegolezzi sul lavoro

Spesso quando si deve lasciare un lavoro i lavoratori tendono a cascare nella trappola dello sfogo e della “vendetta”, nonché eliminare tutti i filtri e restituire tutte le difficoltà accumulate negli anni sia con i colleghi con i capi. Un comportamento comune sicuramente liberatorio, ma dannoso sia per se stessi e sia per il proprio futuro, inoltre del tutto inutile, un capo o un collega prepotente rimarra tale anche dopo tale sfogo e inoltre sarà contento di aver vinto fino all’ultimo giorno. Per riuscire a superare tale voglia si può pensare all’impossibilità di spiegarsi e difendersi dopo l’abbandono del lavoro, chiudersi la porta alle spalle urlando e offendendo lascerà un cattivo ricordo e si darà modo agli altri di alimentari falsi racconti e si rischia di rovinare così la propria reputazione.

Un controllo per la reputazione

Per questo non bisogna mai parlare male o denigrare il vecchio posto di lavoro, continuare ad apprezzare il vecchio lavoro dimostra professionalità, atteggiamento che potrebbe essere d’aiuto nel futuro o in un momento di difficoltà o di crisi nel mondo del lavoro. Le aziende hanno sempre bisogno di professionisti, lasciare un bel ricordo è quindi una carta vincente, per questo anche nell’ultimissimo giorno di lavoro, vince l’educazione e la disponibilità, salutare e ringraziare colleghi e datori di lavoro è l’atteggiamento giusto per un professionista. Non rompere del tutto i rapporti di lavoro aiuta ad essere sempre aggiornati e informati sulle novità nel mondo del lavoro, non dimenticando che in alcuni casi, proprio questi rapporti, aiutano a ritrovare un posto di lavoro.